Mercato immobiliare e finanza: la domanda di abitazioni
a cura di Nomisma
Le stime di crescita per il 2023 continuano a prefigurare un deciso rallentamento, ma meno marcato rispetto alle previsioni dello scorso autunno.
Il ciclo economico risente, infatti, oltre che dell’instabilità derivante dalle tensioni geopolitiche, delle pressioni inflazionistiche ancora elevate e del connesso rialzo dei tassi di interesse, con conseguenti
impatti sulla congiuntura immobiliare.
Il settore residenziale in primis evidenzia diffusi segnali di rallentamento, manifestatisi già sul finire del 2022, a causa della contrazione di domanda di mutui e delle intenzioni di acquisto residenziale.
Nel corso del primo trimestre del 2023 il mercato Corporate italiano è stato interessato da una riduzione trasversale di tutte le principali asset class,
Nell’industria dei fondi immobiliari l’aumento del numero dei fondi ha trainato anche la crescita degli attivi.
Compravendite di abitazioni ed erogazioni di mutui alle famiglie
Dopo l’exploit registrato nel 2021 (+34% annuo), le compravendite assistite da mutuo ipotecario nel 2022 hanno mantenuto sostanzialmente i livelli dell’anno precedente, facendo segnare una minima flessione dello 0,6%, a fronte di volumi di scambio del mercato complessivamente in crescita del 4,8% (tav. 1).
Il ciclo economico risente, infatti, oltre che dell’instabilità derivante dalle tensioni geopolitiche, delle pressioni inflazionistiche ancora elevate e del connesso rialzo dei tassi di interesse, con conseguenti
impatti sulla congiuntura immobiliare.
Il settore residenziale in primis evidenzia diffusi segnali di rallentamento, manifestatisi già sul finire del 2022, a causa della contrazione di domanda di mutui e delle intenzioni di acquisto residenziale.
Nel corso del primo trimestre del 2023 il mercato Corporate italiano è stato interessato da una riduzione trasversale di tutte le principali asset class,
Nell’industria dei fondi immobiliari l’aumento del numero dei fondi ha trainato anche la crescita degli attivi.
Compravendite di abitazioni ed erogazioni di mutui alle famiglie
Dopo l’exploit registrato nel 2021 (+34% annuo), le compravendite assistite da mutuo ipotecario nel 2022 hanno mantenuto sostanzialmente i livelli dell’anno precedente, facendo segnare una minima flessione dello 0,6%, a fronte di volumi di scambio del mercato complessivamente in crescita del 4,8% (tav. 1).
Nel 2022, l’incidenza delle compravendite con mutuo ipotecario rappresenta il 46,4% delle compravendite totali, sebbene presenti una differente declinazione territoriale: più elevata al Centro (50,7%) e al Nord (49,1%) e più contenuta al Sud (37,4%).
Con riferimento ai volumi erogati per nuovi mutui (con l’esclusione quindi dei contratti di surroga e sostituzione), il finanziamento complessivo è rimasto pressoché stazionario su base annua (53,1 miliardi di euro; -0,5%).
Il risultato positivo è da imputare esclusivamente al risultato dei primi due trimestri dell’anno (+6% e +7% rispettivamente: già nel terzo trimestre 2022, infatti, il tasso di crescita tendenziale aveva ripiegato di 1,5 punti percentuali, aprendo la strada al significativo calo del quarto trimestre (-12,8%) e a quello ancora ulteriore del primo trimestre 2023 con - 26,6% (fig. 1).
Con riferimento ai volumi erogati per nuovi mutui (con l’esclusione quindi dei contratti di surroga e sostituzione), il finanziamento complessivo è rimasto pressoché stazionario su base annua (53,1 miliardi di euro; -0,5%).
Il risultato positivo è da imputare esclusivamente al risultato dei primi due trimestri dell’anno (+6% e +7% rispettivamente: già nel terzo trimestre 2022, infatti, il tasso di crescita tendenziale aveva ripiegato di 1,5 punti percentuali, aprendo la strada al significativo calo del quarto trimestre (-12,8%) e a quello ancora ulteriore del primo trimestre 2023 con - 26,6% (fig. 1).
La domanda di casa e di finanziamento immobiliare
Sulla base dell’Indagine sulle famiglie di Nomisma 20231, la domanda effettivamente già presente sul mercato dell’acquisto di abitazioni è stimata in circa 886 mila famiglie, di cui il 75% intenzionate, con buona probabilità, ad accendere un mutuo.
Con riferimento alla domanda di finanziamenti per le ristrutturazioni edilizie sull’abitazione principale, si stimano in circa 2,4 milioni i nuclei presenti sul mercato della ristrutturazione.
Sulla base dell’Indagine sulle famiglie di Nomisma 20231, la domanda effettivamente già presente sul mercato dell’acquisto di abitazioni è stimata in circa 886 mila famiglie, di cui il 75% intenzionate, con buona probabilità, ad accendere un mutuo.
Con riferimento alla domanda di finanziamenti per le ristrutturazioni edilizie sull’abitazione principale, si stimano in circa 2,4 milioni i nuclei presenti sul mercato della ristrutturazione.
Per maggiori dettagli, consulta l'analisi completa dedicata a “Il mercato immobiliare e finanza: la domanda di abitazioni”, disponibile nella sezione “Ulteriori approfondimenti”.
Dati ed elaborazioni Nomisma su fonti varie – luglio 2023.
Dati ed elaborazioni Nomisma su fonti varie – luglio 2023.