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18 giugno 2017

Real Estate Monitor

Performance e previsioni per il mercato italiano e focus sul mercato corporate

a cura di Nomisma

Indice di performance immobiliare* di 13 mercati intermedi**

A inizio 2017 l’indicatore, che ripercorre il medesimo trend che caratterizza i maggiori mercati italiani, si posiziona ancora sotto i livelli medi del periodo 2002-2017, e, per quanto riguarda il comparto abitazioni, presenta un andamento ascendente consolidato e prossimo ad un punto di svolta tra fase recessiva e fase espansiva. Il comparto negozi mostra invece una ripresa più lenta.

Le previsioni sui prezzi



Nonostante la crescita delle compravendite, le previsioni sui prezzi per il 2017 indicano, al contrario, un ulteriore calo su tutti i comparti. Il ciclo delle compravendite e quello dei prezzi torneranno ad allinearsi su valori positivi a partire dal 2019.

Focus sul mercato corporate

Gli investimenti corporate, a consuntivo 2016, si sono chiusi con la cifra record di 9,1 miliardi di euro. A spingere gli investimenti a livelli record hanno concorso sia l’interesse degli investitori stranieri (60% in calo rispetto al 70% del 2015) che la ritrovata vitalità degli investitori domestici (40%).

Forte il comparto direzionale, seguito dal comparto commerciale e dagli asset alternativi, in particolare hotel.

Da un punto di vista geografico il 35% degli investimenti del 2016 si concentrano nell’area di Milano, seguita dal 18% nell’area di Roma, anche se la quota di investimenti corporate in località secondarie ha segnato un forte incremento rispetto all’anno precedente (47% vs 32%).

Per maggiori dettagli, consulti l’analisi completa dedicata a “Performance e previsioni per il mercato italiano e focus sul mercato corporate”, disponibile nella sezione Ulteriori approfondimenti.

Dati Nomisma  – Aprile 2017

* Introdotto a novembre 2016, questo indice riassume 5 indicatori rappresentativi dello stato di salute del mercato: dinamica dei prezzi (variazione semestrale), convergenza tra prezzo offerto e richiesto (sconto), velocità di assorbimento (tempi di vendita), intensità della domanda rispetto all’offerta e andamento delle compravendite (volumi).
**13 mercati intermedi analizzati: Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste e Verona.