Scoprile in anticipo per gestire al meglio i tuoi rapporti bancari
A novembre il Gruppo Intesa Sanpaolo recepirà le nuove regole europee in materia di classificazione delle controparti inadempienti rispetto a un’obbligazione verso la banca (il cosiddetto “default”), introdotte dalla European Banking Autority (EBA).
Con “obbligazione verso la banca” s’intende un arretrato di pagamento su rate di prestiti o mutui, o uno sconfinamento di conto corrente e le nuove linee guida, note come “Nuova Definizione di Default”, stabiliscono criteri e modalità più stringenti rispetto a quelli a oggi in uso, con l’obiettivo di armonizzare le regole tra i Paesi dell’Unione Europea.
Con “obbligazione verso la banca” s’intende un arretrato di pagamento su rate di prestiti o mutui, o uno sconfinamento di conto corrente e le nuove linee guida, note come “Nuova Definizione di Default”, stabiliscono criteri e modalità più stringenti rispetto a quelli a oggi in uso, con l’obiettivo di armonizzare le regole tra i Paesi dell’Unione Europea.
Conoscere le nuove regole è fondamentale
Scopri i principali cambiamenti da conoscere per evitare di essere classificato a default anche per uno sconfinamento sul conto corrente o per arretrati di pagamento di piccolo importo

1 Per “indicatore dimensionale” si intende il fatturato o il totale attivo, in base alla struttura di bilancio del cliente, a disposizione della banca.
Le condizioni per classificare il cliente a default saranno valutate a livello di Gruppo Bancario.
In caso di rapporti cointestati come conti correnti o mutui il passaggio a default ha ripercussioni negative per te e i tuoi cointestatari.
Infine, la nuova normativa impone agli Istituti di Credito di classificare un cliente a default qualora vengano effettuate rimodulazioni sui finanziamenti concessi che determinino una perdita per la Banca in termini di Net Present Value superiore all’1%.
Le condizioni per classificare il cliente a default saranno valutate a livello di Gruppo Bancario.
In caso di rapporti cointestati come conti correnti o mutui il passaggio a default ha ripercussioni negative per te e i tuoi cointestatari.
Infine, la nuova normativa impone agli Istituti di Credito di classificare un cliente a default qualora vengano effettuate rimodulazioni sui finanziamenti concessi che determinino una perdita per la Banca in termini di Net Present Value superiore all’1%.
Classificazione a default: quali conseguenze comporta
Per le nuove regole, anche solo uno sconfinamento di conto corrente, al di sopra delle nuove soglie stabilite per le persone fisiche, le PMI e le imprese, comporta il passaggio a default di tutte le tue esposizioni nei confronti della banca e potrebbe rendere più difficile il tuo accesso al credito e la concessione di nuovi finanziamenti.
Verifica in anticipo le tue posizioni
Verifica le tue posizioni con la banca, per essere certo di non andare incontro a ripercussioni negative per il tuo bilancio familiare o per la tua impresa.
La tua filiale e il tuo private banker sono a tua disposizione per aiutarti a gestire al meglio questo cambiamento.
La tua filiale e il tuo private banker sono a tua disposizione per aiutarti a gestire al meglio questo cambiamento.
Normativa di riferimento
- Regolamento dell’Unione Europea del 26 giugno 2013 – n° 575 – art. 178 - introduce specifiche disposizioni sul default di un debitore
- Regolamento delegato dell’Unione Europea n. 171 del 19 ottobre 2017 - definisce i criteri per fissare la soglia di rilevanza, a cui si dovranno attenere le autorità di vigilanza
- Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 - definizione di Piccola e Media Impresa