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22 novembre 2016

Art Monitor

Il gusto cambia

a cura di Eikonos Arte Srl

Sono finiti i tempi dei paesaggini di Giuseppe Zais o dei mobili stile impero che trent’anni fa arredavano le case dell’alta borghesia nell’Italia post-socialista di stilisti, vedette e filosofi da salotto.

Oggi non è più l’Europa a fare tendenza; gli scambi globali e il gusto internazionale – dettato da ricchi arabi, russi, cinesi e indonesiani – privilegiano l’oggetto raro e sfarzoso, eccentrico e unico.

Tanto per intenderci come l’eccezionale cabinet in pietre dure, ebano, con decori in bronzo dorato e argento, manufatto a Roma nel 1620, appartenuto a Papa Paolo V Borghese, poi al Re d’Inghilterra Giorgio IV, rimasto nella residenza dei Windsor in Buckingham Palace a Londra dal 1840 al 1959 e quindi acquistato dal gran collezionista Robert Zellinger de Balkany (1931-2015), già marito di Maria Gabriella di Savoia. Battuto lo scorso 20 settembre da Sotheby’s Parigi, è stato acquistato per la cifra record di 2,5 milioni di euro dal J. Paul Getty Museum di Malibù (California).

Una passione, quella per il pezzo raro e bellissimo, oggi condivisa da ogni collezionista (e museo) che si rispetti e confermata dal successo di vendita – sempre nello stesso incanto parigino – riscosso da un altro oggetto prezioso, unico e ricco di storia, pure proveniente della collezione de Balkany: il monumentale orologio di Charles Clay, con il meccanismo manufatto a Londra nel 1740 e la cassa dipinta dal pittore rococò Jacopo Amigoni (1682-1752), acquistato dal Museum van Speelklok Tot Pierement di Utrecht per 867.000€. 

Marina Mojana 
Advisor Eikonos Arte Srl